Lingue particolari, tra clic e fischi!

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Fra poco potremo muoverci più liberamente e magari nei nostri viaggi ci capiterà di imbatterci in alcune lingue davvero molto particolari. In alcune di queste si usano pochissime o tantissime consonanti, e ci sono anche fischi e suoni simili a “clic”che  fanno parte della lingua stessa o sono la lingua stessa.

Spesso le particolarità derivano, infatti, da un uso delle consonanti diverso rispetto all’utilizzo che la maggior parte delle lingue ne fa. Pensiamo all’italiano, noi utilizziamo 7 vocali fonetiche (i, è, é, a, ò, ó, u) e 23 consonanti; l’ingese ha 5 vocali (a, e, i, o, u), 2 semi-vocali (w, y, che possono essere sia vocali che consonanti a seconda della loro posizione nella parola) e 19 consonanti; il francese 5 vocali, 1 semi-vocale e 20 consonanti.

Ma al mondo in realtà esistono circa 600 consonanti e 200 vocali e ci sono lingue che si discostano parecchio dalla media di quelle europee nell’utillizzo delle une o delle altre!

La lingua rotokas, parlata in Papua Nuova Guinea, è un esempio di utilizzo minimale di consonanti e vocali: esistono solo 12 lettere che rappresentano 11 fonemi, cioè suoni in grado di identificare il significato delle parole, e di questi 6 sono consonanti.

Anch la lingua pawnee, oggi parlata ancora da alcuni nativi americani in Oklahoma, fa un uso ridotto delle consonanti, ne ha infatti solo 9 e, per contro, usa 8 vocali. La lingua pawnee può essere ascoltata in alcune parti nel film del 2015 “The Revenant”.

In Africa ci sono alcuni esempi di ingue che si collocano al lato opposto, facendo un uso estensivo di consonanti e vocali: la lingua !xóō o taa, parlata in Botswana e Namibia, è una lingua tonale e conta più di 100 consonanti e 40 vocali, tra cui dei suoni che noi occidentali faremmo sicuramente fatica a produrre.

Questa lingua è contraddistinta infatti dall’uso di “consonanti clic” prodotte facendo schioccare la lingua contro il palato o contro i denti. Ci sono 5 tipi di “clic” diversi contraddistinti da 5 segni grafici diversi (|, ǂ, !, ǁ, ʘ) a seconda di come viene prodotto il suono. Purtroppo lingue africane storiche come questa si sono estinte o sono prossime all’estinzione, la !xóō è infatti una delle poche rimaste.

Bellissimo questo video in cui la grande Miriam Makeba spiega le caratteristiche dei suoni “clic” e poi canta una canzone, che ne è un meraviglioso esempio.

Ci sono poi le lingue fischiate, parlate per lo più in America Centrale e Meridionale, fra cui il siriono boliviano. Ne troviamo traccia anche non lontano da noi. Nell’isola La Gomera (Canarie) era parlato il silbo gomero, una lingua fischiata, teoricamente estinta, che ha ripreso vita, specialmente nell’ultimo decennio, grazie a diversi eventi, alla nascita di associazioni culturali ed  al fatto che le basi della lingua vengono insegnate nelle scuole locali, affinchè non se ne perda traccia.

Qual è la vostra lingua preferita fra queste? Noi abbiamo scelto di imparare a fischiare!

Immagine: l’immagine in testa mostra il monumento al silbo gomero nei presso del punto di osservazione Mirador de Igualero, La Gomera, Isole Canarie, Spagna.

Fonti: articolo Vanity Fair,  BBC News, fonti varie