In Europa non si parlano solo lingue Europee e in Africa non si parlano solo lingue autoctone e via dicendo con tutti i continenti, è il fenomeno delle colonizzazioni linguistiche.

Tra le più diffuse lingue non indoeuropee in Europa le tre che stanno al top della lista, soprattutto a causa dei flussi migratori degli ultimi decenni, sono l’arabo, il cinese e l’hindi, ciascuna delle quali, a voler guardare, ha anche un proprio alfabeto, ben diverso da quello comune alle principali lingue europee.

A sud del Mediterraneo si trova però un continente che vanta lo scettro della maggiore penetrazione linguistica da parte di lingue europee: l’Africa.

Secondo una precisa mappatura di “Limes”, Rivista Italiana di Geopolitica, in Africa si parlano sì una quantità infinita di lingue, idiomi e dialetti autoctoni, ma, a sorpresa, insieme a questi nel continente africano si parla prima di tutto l’inglese, seguito dal francese e dal portoghese, le lingue madri dei principali Paesi colonizzatori, seguite a ruota dall’olandese e in alcune aree dell’Africa Orientale, anche dall’italiano.

L’italiano è ancora parlato in Eritrea, Somalia, Etiopia, Libia e anche in Sudan, dove sono trasmessi anche canali tv in lingua italiana.